Intervista per Marx XXI

di Francesco Fustaneo e Alessandro Pascale

Marco Veronese Passarella, 44 anni, veneto, è docente di economia presso l’Economics Division della Leeds University Business School. Fa parte della redazione di Economia e Politica ed è membro del gruppo Reteaching Economics. Lo abbiamo intervistato per la rivista Marx21 sull’attuale fase economica cercando di capire se dal suo punto di vista gli strumenti messi in campo dalle istituzioni europee siano o meno idonee per arginare la crisi, con un passaggio obbligato poi, sui trattati europei e sulle relazioni geopolitiche attuali e su possibili mutamenti di scenario.

– Professore, tutto il mondo si avvia verso una recessione economica che forse non ha precedenti: è possibile e auspicabile uscire da questa crisi restando all’interno di rapporti di produzione capitalistici? Se sì, quali strategie economiche e politiche può mettere in campo uno Stato come il nostro?

– Non so se sia possibile. Di certo non è auspicabile. E tuttavia non vi sono, al momento, segnali di un superamento imminente dei rapporti di produzione capitalistici. Dobbiamo giocoforza misurarci con un paese ed un contesto internazionale in cui il movimento operaio e le sue organizzazioni storiche o quello che ne rimane, sono in fase di arretramento. Nel caso italiano il problema è amplificato dai vincoli istituzionali e politici imposti dall’adesione all’Area Euro, che limitano drammaticamente le possibilità di intervento proprio quando l’economia viene colpita da shock esterni.

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